Lavori fatti male 7 consigli per difendersi.
Cosa fare se la ristrutturazione della casa non va come avremmo voluto? Oppure se l’installazione dei sanitari fa acqua da tutte le parti? O se in seguito a questi lavori emergono delle magagne? Come difendersi dai lavori fatti male?
Lavori fatti male 7 consigli per difendersi
Garanzia
La Garanzia ha una durata di 2 anni dal momento in cui i lavori sono ultimati e ben 10 anni se il vizio va a compromettere tutto quanto un edificio.
Se pensate che l’impresa che ha fatto male i lavori sia in grado di sistemarli da dovere potete chiedere che vengano sistemate a loro spese.
Cosa dice la legge
Pagare o non pagare un lavoro fatto male?
Se l’azienda o il soggetto appaltatore non viene incontro alle vostre richieste o, comunque, viene meno il rapporto di fiducia che si era andato a creare cosa fare? In questo caso potete non pagare il lavoro che hanno svolto motivando la decisione. E’ questa procedura ha un nome ben preciso e viene detta “Eccezione per Inadempimento” anzi su questo punto il Codice Civile è chiaro e afferma che: “non è obbligatorio adempiere verso chi è inadempiente”, ma bisogna dimostrare che la ditta lo sia per davvero.
E se ci sono dei danni a seguito dei lavori fatti male?
Se ci sono dei danni colposi. E preciso che per danni colposi si intendono dei comportamenti sicuramente dannosi, e che però non sono successi per volontà di nuocere ma per negligenza o imperizia. Premesso questo in tal caso il Codice Civile all’articolo 2043 stabilisce il risarcimento da chi provoca il danno nella misura pari al valore residuo del bene. Cosa vuol dire? Significa che si verrà risarciti per l’importo che il bene aveva al momento del danno. E l’obbligo di risarcimento rimane per 5 anni.
Sconti
Se ci sono delle piccole inadempienze nel lavoro si può chiedere di avere uno sconto vale a dire una riduzione dell’importo da pagare, ma anche in caso su quello già pagato e per il quale nel caso ci verrà restituito parte dell’importo oppure si potrà richiedere di sospendere il pagamento fino a quando il danno non sarà sistemato.
Chi decide a quanto ammonta il danno subito?
La persona che deve decidere l’importo del danno subito è il giudice o, comunque, un organismo di mediazione che vada bene ad entrambe le parti per trovare un accordo e se non si avviene a un compromesso l’unica è andare in causa.
Tempi
Per i danni di poco conto la contestazione deve essere inviata entro 60 giorni dal momento in cui ci si è accorti del danno e l’eventuale causa per chiedere il risarcimento del danno deve essere intentata entro e non oltre i 2 anni,
Se, invece, i danni sono più consistenti e si pensi, ad esempio, quando il danno ha a che fare con le mura di una cosa, allora c’è un anno di tempo per fare la segnalazione e per intentare una causa.
Modi
La contestazione per i lavori fatti male deve essere inviata dal diretto interessato oppure dal suo avvocato con raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite Pec alla sede legale della ditta o, comunque, alla sede di colui che ha fatto i lavori.
Bisogna indicare i dati esatti dell’immobile, cosa si contesta e la richiesta a sistemare i danni subiti.
E se prendessi un direttore ai lavori? Oppure metti per scritto tutto quanto!
Per tentare di non incorrere in questi problemi si potrebbe anche assumere un direttore ai lavori che sia in grado di controllare l’esecuzione del lavoro passo per passo.
L’alternativa altrimenti sarebbe quella di mettere nero su bianco e prima di iniziare i lavori cosa si chiede venga fatto e come ossia “patti chiari e amicizia lunga”.
Per maggiori informazioni clicca qui https://www.unionedeiconsumatori.it/notizie/lavori-fatti-male/#:~:text=Come%20contestare%20lavori%20fatti%20male,1667%20c.c.).
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