Passaporto 3 cose da sapere … nonostante molte cose stiano per cambiare per “lui” però è e sarà sempre il testimone dei nostri viaggi per il mondo.
Quanti ricordi belli e brutti legati a questo documento, non è vero?
Tra le sue pagine ci sono i timbri dei viaggi fatti, dei chilometri percorsi, delle emozioni vissute che solo una vacanza può darci ecco perchè, comunque sia, riveste e rivestirà sempre un ruolo importante nelle nostre vite!
Passaporto 3 cose da sapere
La storia
In passato
Quello con tanto di pagine che è rilasciato dalla Nazione di appartenenza è un concetto recente.
Prima del XX secolo, difatti, i viaggiatori dovevano avere un lasciapassare per ciascun viaggio che intraprendevano, ma questo poteva essere richiesto in qualsiasi luogo ci si trovassero.
Il primo riferimento storico di un documento ufficiale è nella Bibbia dove un tale che andando in Giudea per conto del Re di Persia abbia portato con sé una lettera in cui si chiedeva “ai governatori al di là del fiume” di garantire il passaggio dell’ufficiale.
Un qualcosa di simile fu fatto anche da Marco Polo.
Si narra, difatti, che egli avesse un documento che gli garantiva la sicurezza mentre era in viaggio.
E quello come lo intendiamo noi quando è nato?
Uno simile agli attuali vale a dire che attestava l’identificazione nasce grazie a Enrico V nel XV secolo.
Era solo un foglio (le altre pagine sarebbero arrivate molti secoli dopo) per i sudditi che permetteva di dimostrare chi fossero fuori dall’Inghilterra.
In seguito sarebbero arrivati “i famosi timbri” che alcuni collezionano come anche i passaporti scaduti.
I timbri

Ogni timbro sul passaporto racconta una storia di viaggio e in alcuni casi anche personale, non è vero?
Tuttavia ci sono timbri e timbri!
“Quelli del cuore”
Ognuno ha “il suo timbro del cuore” eccone comunque qualcuno di particolare che, secondo me, merita una menzione:
La Tartaruga delle Galapagos che rappresenta la Riserva Marina dell’Arcipelago, ma ricorda anche la sagoma delle isole se viste dall’alto.
I pinguini che sono la caratteristica del Cile con relativo timbro d’ingresso.
Le Seychelles e il loro timbro con la noce di cocco che è detta “Coco de Mer” che è l’emblema delle isole dell’Oceano Indiano.
Quelli sgraditi
Poi ci sono anche i timbri che sarebbe meglio non avere sul passaporto in quanto non sono graditi ad alcuni stati.
Faccio un esempio pratico, ok?
Se tu sul tuo passaporto hai il timbro di Israele non vieni accettato in Paesi come Iran, Libano, Libia, Siria, Yemen e Sudan.
Se hai il timbro di Cuba oppure di altri Paesi Arabi devi chiedere un visto speciale in Ambasciata.
Per evitare tutto questo molti stati mettono il timbro su di un foglio a parte e non più sul passaporto.
Ma in futuro ci saranno ancora?

Bella domanda!
Pian piano sembra che verranno sostituiti.
A Singapore, ad esempio, invece del timbro arriva una mail generata in automatico che è una sorta di prova di accesso.
Timbri come souvenir
Ci sono quelli che vengono apposti sui passaporti creati ad hoc come quello che testimonia di aver fatto un determinato cammino come, ad esempio, il cammino di Santiago di Compostela oppure il più nostrano Cammino Minerario di Santa Barbara in Sardegna.
Si tratta di un itinerario di 400 chilometri con arrivo e partenza da Iglesias da fare a ritmi lenti e a ogni tappa, sono 30, si riceve un timbro.
Il colore del Passaporto
Non è bordeaux, ma burgundy vale a dire borgogna che un rosso con delle sfumature di porpora e deve il suo nome al vino tipico di questa regione della Francia.
Ogni passaporto europeo, esclusa la Croazia, hanno questo coloro che è stato scelto nel 1981 e si andò praticamente per esclusione.
Non si voleva usare il blu tipico di quelli americani e il verde che caratterizza quelli dei Paesi Islamici.
Se vuoi sapere qualcosa in più circa le tonalità allora ti consiglio di cliccare qui https://www.passportindex.org/
E tu che ricordi hai collegati al Passaporto? Qual è il viaggio più bello che hai fatto? Aspetto i Vostri commenti a riguardo! Grazie!
Potrebbe interessarti anche https://www.informablog.eu/vacanze-last-minute-3-consigli/