L’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere è alto 40 metri circa, lungo 165 metri sull’asse maggiore mentre su quello minore è di 135 metri di lunghezza.
Arrivava ad ospitare fino a 45.000 persone.
Piccola parentesi il Comune di Santa Maria Capua Vetere si trova in provincia di Caserta, in Campania, e la cittadina arriva a contare circa 32.000 abitanti.
Il borgo è in posizione pressoché pianeggiante tra i 36 e i 45 metri sul livello del mare.
Certamente il monumento che a reso famosa questa cittadina è il suo stupendo Anfiteatro.
L’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere
E’ risaputo che gli antichi romani fossero davvero dei grandi costruttori di imponenti opere pubbliche e tante, come l’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere sono arrivati fino ai giorni nostri.
Tra le numerosi monumenti che possiamo trovare lungo l’Appia Antica c’è questo grandioso Anfiteatro.
Per grandezza è secondo solo al Colosseo della Capitale.
La storia
L’Antica Capua era una delle città dell’Impero Romano più importante tanto è vero che anche Cicerone ne parla e la definisce “l’altra Roma”.
L’importanza di Capua era dovuta al fatto che fosse il crocevia di due grandi strade romane vale a dire la Via Latina e la Via Appia.
L’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere è come tutti gli anfiteatri a forma ellittica, ma su quattro livelli in quanto si voleva in questo modo celebrare la grandezza dell’Imperatore Augusto.
Cosa si faceva nell’Anfiteatro
Va detto che gli antichi romani amavano molto gli spettacoli di intrattenimento sia i giochi popolari sia i combattimenti tra gladiatori sia la riproduzione di battaglie navali ma anche gare sportive come quelle di atletica o esibizioni di animali esotici.
A questi avvenimenti partecipava tutta la popolazione dai più poveri ai più ricchi.
Questi giochi così come gli spettacoli pubblici erano organizzati dallo Stato ma anche dai privati cittadini e potevano durare uno o più giorni in modo particolare quando si trattava di occasioni ufficiali come quando c’era l’incoronazione di un nuovo imperatore e in quell’occasione pronunciava la frase: “panem et circenses” ossia cibo gratuito e divertimento con lo scopo di affermare il suo potere.
Come era assegnati i posti nell’Anfiteatro
Nell’anfiteatro si si riposava, si mangiava tuttavia i posti erano assegnati a seconda del censo.
Gli spazi della tribuna coperta erano per l’imperatore e la sua famiglia mentre gli aristocratici erano in galleria su gradini decorati con i posti assegnati e ancora oggi si possono vedere i nomi delle famiglie.
La plebe era in quella che si può definire piccionaia vale a dire su dei gradini in legno.
Le esibizioni erano nell’arena.
Per arrivare alle gradinate c’erano gli ingressi laterali che permettevano al pubblico di uscire anche agevolmente una volta terminato lo spettacolo.
C’era anche una copertura fatta con le vele delle navi ossia in tessuto impermeabile che veniva preparato dagli schiavi e usato per riparare gli spettatori dal sole.
L’Anfiteatro era anche dotato di sotterranei che erano un vero e proprio labirinto di cunicoli a raggiera, corridoi, celle da cui si poteva entrare tramite botole con lo scopo di far entrare improvvisamente animali esotici o altri protagonisti dello spettacolo mediante sistemi di ascensori, montacarichi o carrucole con effetti davvero meravigliosi.
A quando risale l’attuale Anfiteatro?
La struttura che possiamo ammirare oggi risale al II secolo d.C. e fu restaurata dagli Imperatori Adriano e Antonino Pio.
E’ ritenuto il primo Anfiteatro in muratura e sembra che abbia fatto da esempio per la costruzione del Colosseo.
Come esprimevano l’apprezzamento per gli spettacoli?
L’apprezzamento degli spettacoli si esprimeva, come oggi, attraverso gli applausi e il volume dello stesso, la durata e il ritmo era l’indice di gradimento.
Oltre agli applausi si schioccavano le dita e si scuotevano le vesti.
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