Appia Antica ossia la Regina Viarum

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L’Appia Antica ossia la Regina Viarum è tuttora una delle più belle vie pubbliche al mondo.

Si è candidata a diventare il prossimo Patrimonio Mondiale dell’Umanità per l’Italia

Appia antica ossia la Regina Viarum

L’Appia Antica ossia la Regina Viarum è una strada, una via, che è un vero e proprio monumento a cielo aperto.

E’ una testimonianza archeologica, architettonica e con delle infrastrutture che l’hanno resa famosa durante i suoi duemila anni di storia.

Quando nasce? Quanto è lunga? Il suo tragitto?

Famosa per essere stata la prima strada romana

E’ stata voluta da Appio Claudio Cieco nel 312 A.C.

Si sviluppa per 132 miglia che equivalgono a 195 chilometri.

La Via Appia collegava Roma a Brindisi

La prima strada pensata come infrastruttura

Appia Antica ossia la Regina Viarum

E’ il prototipo di strada (romana) ed è stata la base per costruire tutte le strade che sono venute poi.

Aveva una tecnica d’ingegneria innovativa che ha fatto sì che arrivasse fino ai giorni nostri.

Si componeva di carreggiate, di ponti, segnaletica stradale, viadotti ed aveva anche delle primitive stazioni di servizio.

Nei punti di ristoro ci si poteva anche fermare per pernottare anche perchè i viaggi a quei tempi erano davvero molto lunghi e complicati.

Si pensi che per andare da Brindisi a Benevento servivano una decina di giorni

A ogni miglio si trovava una colonna miliare.

Le colonne miliari servivano per segnare il percorso e orientare i viaggiatori, erano una sorta di navigatori.

Le indicazioni erano sia scritte sia rappresentate con dei disegni.

I suoi primati

E’ stata definita la regina delle strade già dal poeta Stazio nel I secolo dopo Cristo.

E’ stata la prima strada ad essere progettata come infrastruttura vale a dire che non era vista come un sentiero che che collegava due territori o due insediamenti fra di loro.

E’ stata anche la prima strada pubblica gratuita della storia.

Da chi è stata fatta e cosa ha rappresentato

E’ stata pensata, come detto, da Appia Claudio, da cui poi ha preso il nome, e sia per costruirla sia per comperare il terreno dove farla costruire così da agevolare gli spostamenti usò i fondi dello stato.

Una curiosità: Appia Claudio fu anche colui il quale fece costruire il primo acquedotto romano.

Questo strada rappresenta la civiltà romana in tutto e per tutto. In questo modo l’Impero Romano ha fatto conoscere il suo modo di vita urbano ai paesi che ha conquistato.

E’ stata il simbolo dello sviluppo e della conoscenza perchè permetteva di spostarsi velocemente, per i tempi, e di arrivare in tempi “rapidi” da Roma a Brindisi e una volta lì si poteva partire per l’Oriente, la Grecia, l’Egitto.

Cosa ammirare lungo la via Appia?

Appia Antica ossia la Regina Viarum

Lungo il suo percorso si possono ammirare tuttora delle vere e proprie opere d’arte come le Catacombe di San Callisto, l’Area Archeologica del Sepolcro degli Scipioni, il Parco degli Acquedotti, le Ville Romane e tanto altro ancora.

Come mai potrebbe diventare Patrimonio Mondiale dell’Unesco?

E’ la prima volta che una candidatura viene posta direttamente dal Ministero della Cultura dato che di solito le richieste sono fatte dai Comuni, dagli Enti o dalle Associazioni in genere.

La via Appia, e questa è un’altra particolarità, è stata presentata come “sito seriale d’eccezione” vale a dire che è un percorso che si compone di oltre 20 siti (per l’esattezza sono 22) che sono degni di nota e meritevoli.

Se diventasse il prossimo Patrimonio Mondiale dell’Unità sarebbe il 59 esimo italiano, l’Italia detiene già il primato come siti Unesco, e andrebbe a coinvolgere 4 regioni vale a dire Lazio, Basilicata, Campania e Puglia).

Tuttavia dal 1988 è presente il Parco Regionale dell’Appia Antica che parte da Porta San Sebastiano e arriva fino ai Colli Albani che ha come scopo proteggere questa zona da eventuali abusi edilizi e valorizzare il patrimonio archeologico, paesaggistico e storico.

Per maggiori informazioni consultare il seguente sito internet https://www.lazionascosto.it/cosa-visitare-vedere-fare-citta-roma/siti-archeologici/appia-antica/

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