Pelliccia si ma che sia finta

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Pelliccia si ma che sia finta.

Dal gennaio del 2022 anche l’Italia ha deciso di fare stop all’allevamento e all’uccisione di animali solo per motivi di look vale a dire per farne delle pellicce.

A breve, forse, si potrebbe vietare anche l’importazione.

Pelliccia si ma che sia finta

La legge del dicembre 2022 che ferma allevamento e uccisione animali per pellicce

Chi ha a cuore il benessere di visoni, volpi e cincillà saprà che dal dicembre 2022 in Italia è stato vietato l’allevamento, la cattura, la riproduzione in cattività e la conseguente soppressione di animali al fine di farne delle pellicce.

Ma non è “oro tutto ciò che luccica” in quanto il commercio e la lavorazione di pellicce non è però stata vietata e, quindi, prosegue come se niente fosse.

Alcuni dati sugli animali uccisi per farne pellicce

Pelliccia si ma che sia finta

Ogni anno in Unione Europa sono uccisi 18 milioni di animali selvatici vale a dire, per l’appunto, visoni, volpi, cincillà e zibellini così giusto per citarne qualcuno.

L’Italia importa per lo più animali da Polonia, Francia e fuori dall’Europa dalla Cina.

Per fortuna ultimamente, almeno nelle nuove generazioni, si sta diffondendo una grande sensibilità animalista per cui le pellicce non sono più amate e, quindi, acquistate.

Stando a quanto affermano in dati dell’Associazione Italiana Pellicceria si è andati da 1,6 miliardi di vendite al dettaglio del 2006 (e questo dato era solo per l’Italia) a meno di 500 milioni del 2019 e questi sono gli ultimi dati che ho trovato per poter fare un confronto.

Anche la moda diventa cruelty free e fur-free: ma che cosa vuol dire?

Cosa vuol dire cruelty free?

La parola “cruelty free” se tradotto, letteralmente, dall’inglese vuol dire senza crudeltà tuttavia si riferisce, nel nostro caso, a prodotti che non sono stati testati sugli animali oppure prodotti che non si sono ottenuti facendo del male agli animali.

Le case di moda diventano fur-free

Pelliccia si ma che sia finta

Da qualche tempo a questa parte anche la moda sta cambiando rotta in quanto i consumatori, come detto, sono sempre più contrari a far del male agli animali solo per il look.

E anche le case di moda di fascia alta (ad esempio Elisabetta Franchi, Armani, Versace, Dolce & Gabbana così solo per citarne qualcuna dato che la lista sarebbe molto lunga) si stanno adattando a questo nuovo mercato.

Cosa vuol dire nello specifico questo cambio di mentalità delle case di moda?

Significa che tutte queste case di moda hanno optato per una scelta di responsabilità sociale che andrà anche, naturalmente, a fare parte dei loro bilanci di sostenibilità tanto è vero che hanno deciso di non avere più in catalogo collezioni con pellicce e diventare, quindi, fur-free (fur in inglese vuol dire pelliccia e free libero).

Cosa si sta facendo a livello europeo per non uccidere più animali per le pellicce?

A livello europeo la Lav ed altre associazioni animaliste dal 2022 stanno facendo una campagna di sensibilizzazione denominata “Fur Free Europe” che è anche l’unica petizione riconosciuta dalla Commissione Europea per chiedere a livello europeo che vengano dismessi e vietati gli allevamenti di animali da pelliccia e dell’acquisto di pellame da parte di terzi.

Servivano un milione di firme e ne sono state raccolte un milione e mezzo.

E adesso tutto questo è sul tavolo della Commissione Europea che antro fine 2023 / inizio 2024 dovrebbe esprimersi a riguardo.

Cosa acquistare in alternativa alle pellicce?

Sicuramente non c’è che l’imbarazzo della scelta di cosa acquistare al posto delle pellicce e, anzi, i materiali alternativi avranno pure il pregio di avere un impatto ambientale inferiore rispetto alla pelliccia.

E se proprio non puoi fare a meno della pelliccia opta per quella sintetica!

E cosa fare degli animali che sono ancora negli allevamenti di pellicce?

Sicuramente questi animali non devono essere soppressi, quello no di certo, ma nemmeno inseriti nuovamente in natura dato che non sono in grado di vivere in maniera autonoma e allora che fare?

Questi animali dovrebbero essere messi in rifugi gestiti dalle associazioni ambientaliste.

Per maggiori informazioni clicca qui https://www.iodonna.it/moda/news/2022/01/17/moda-dice-addio-alla-pelliccia-animale-2022-sintetica-ecologica/

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