L’assicurazione sanitaria all’estero come funziona?
Ecco qualche consiglio per una vacanza all’estero in totale sicurezza.
Se stai partendo e la tua meta è un posto fuori dall’Italia l’ideale è stipulare una polizza assicurativa che copra e salvaguardi da rischi di malattie e infortuni.
Ogni assicurazione ha delle polizze pensate ad hoc per eventuali contrattempi che potrebbero capitare nei luoghi di vacanza.
Tuttavia ci sono alcune variabili da tener presente prima di stipulare un’assicurazione di questo tipo.
Vale a dire che quando si va all’estero bisogna valutare la destinazione, il mezzo di trasporto e il tipo di viaggio che si vuole intraprendere.
E’ importante poi sapere quanto si resterà lì e se si conta di tornarci ancora oppure no dato che vi sono diverse tipologie di polizze.
Vi sono diverse tipologie da quella che che copre un singolo viaggio altre annuali e, infine, quelle che mettono dei limiti temporali (un lasso di tempo dai 45 ai 180 giorni).
Per quanto concerne la destinazione verificare sempre tramite il Ministero degli Affari Esteri così da sapere se nel Paese in cui si vuole andare come sono gli aspetti sanitari.
L’assicurazione sanitaria all’estero come funziona?
Una volta che tutti i punti precedenti sono stati chiariti non ci resta altro da fare che fare la polizza salute-viaggio.
Tipo di copertura dell’Assicurazione
Le coperture più comuni delle polizze salute-viaggi normalmente prevedono spese mediche e infortuni, assistenza, garanzie relativamente al bagaglio così come la Responsabilità Civile e l’annullamento del viaggio stesso.
Ma nello specifico che cosa vuol dire?
Vuol dire che in caso di necessità si avrà un aiuto se in vacanza dovesse capitare un’infortunio o una malattia ma anche altri eventi che non sono prevedibili.
In caso di bisogno, e a seconda della gravità, ci potrà essere la semplice informazione oppure pure il rientro in patria.
Come funziona l’assistenza?
L’assistenza viene erogata grazie a una Centrale Operativa che normalmente è attiva 24 ore su 24 a cui si può accedere previa telefonata e a cui si deve fare sempre riferimento anche per essere autorizzati alla copertura delle spese da parte dell’Assicurazione stressa.
Il rimborso relativamente alle spese che si sono avute in viaggio per colpa di malattia o infortunio (ad esempio prestazioni mediche e farmaceutiche) può esserci un rimborso al rientro in Italia oppure direttamente sempre e, comunque, entro il massimale concordato in precedenza.
In ogni modo si deve trattare di interventi di carattere urgente che devono essere fatti per forza di cose in loco.
Dove serve la copertura sanitaria supplementare?
Se viaggi in Europa (eccetto la Svizzera, la Norvegia, l’Islanda e il Liechtenstein) può tranquillamente bastare la Tessera Sanitaria Nazionale tuttavia per una maggiore sicurezza anche viaggiando in Europa è consigliabile assicurarsi seppur con un massimale contenuto.
Il discorso cambia, e di parecchio, invece se si viaggia fuori dall’Europa in cui il rischio di pagare e parecchio per una cosa da poco come, ad esempio, una banale slogatura esiste.
In questo caso, quindi, se si va negli Stati Uniti d’America è altamente consigliato un’assicurazione salute-viaggi.
Buono a sapersi
Solitamente in questo genere di polizze sono esclusi le malattie o gli infortuni dovuti ad abuso di alcolici così come quelli dovuti a psicofarmaci o stupefacenti.
Tenere presente che alcune assicurazioni prevedono un limite di età (75 o 80 anni in su) e anche persone con particolari malattie croniche o recedivanti.
E’ il caso perciò di leggere attentamente la polizza prima di firmarla onde evitare spiacevole sorprese.
Per maggiori informazioni visitare il seguente sito internet https://www.esteri.it/it/sportello_info/domandefrequenti/sezione_viaggiare/
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Concludo ricordando che in nessun caso i consigli che trovi qui pubblicati devono sostituire il parere di un esperto.