Il Vulture

Foto dell'autore

Il Vulture è una zona che si trova nel nord della Basilicata con tante cose interessanti da vedere. Ci sono tesori storici e naturali di inestimabile valore. Andiamo a scoprirli assieme.

Il Vulture è una zona davvero molto ampia (sono quasi 60.000 ettari) che comprende un’area naturale protetta che ha una biodiversità davvero enorme composta da tantissime tra piante e animali come poche, davvero, ve ne sono!!

Vulture

Ad esempio si può trovare una farfalla davvero speciale come la Brahmea che abita in quello che una volta, millenni fa, era il cratere del Vulture e adesso, invece, si trovano i laghi vulcanici di Monticchio.

Il Vulture

Tutto nasce dalle antiche pendici del Vulcano, ora spento, del Vulture e qui si trova una vallata davvero ricca di pascoli, boschi, torrenti con dei piccoli borghi davvero magnifici.

Vulture

Si caratterizzano per le tradizioni che nascono dal passato che risale all’epoca romana e dei sanniti ma anche nella storia dei cavalieri del Medioevo che hanno vissuto nei castelli. Ricordo che qui ci sono stati anche i primi insediamenti albanesi nel secolo XV secolo.

Cosa sono le particolarità dell’Area Vulcanica del Vulture?!

L’area del Vulture ha delle particolarità anzi meglio delle caratteristiche geologiche che sono influenzate dal Vulcano medesimo.

In questa zona si possono trovare delle sorgenti che da secoli sono un enorme bacino idrominerario.

Cos’è rende uniche le acque di sorgente?

La particolarità delle acque di sorgente è che una naturale effervescenza che le rende davvero uniche praticamente inimitabili!

Il Vulture: cosa vedere

Acerenza

Acerenza è tra i borghi più belli che ci sono in Italia con tantissimi segreti storici che ci riportano addirittura all’Antico Graal.

Lavello

Sicuramente a Lavello un passaggio al Castello locale anch’esso di epoca normanna e al Museo Civico Antiquarium è quanto meno d’obbligo così un passaggio presso la cosiddetta “casa del diavolo” che altro non è che quello che resta di una villa fattoria di epoca romana con tanto di terme e la cui scoperta è abbastanza recente dato che risale al 1998. Il nome è dovuto al colore che va assumento quando tramonta il sole.

Melfi

Melfi era già menzionata nel periodo del Neolitico tuttavia il borgo inizio a prendere importanza e a ingrandirsi dalla caduta dell’Impero Romano grazie ai Bizantini e Longobardi. Fu solo però con Normanni che ebbe un ruolo di primo piano tanto è vero che fu la prima capitale del loro Impero.

Un simbolo di tale importanza è il castello costruito nel XI secolo che ora è la sede del Museo Archeologico del Melfese. Per maggiori informazioni visitare il sito internet https://www.parcovulture.it/it/turismo/musei/53-musei.html

Sempre questo castello però fu ampliato e di parecchio da Federico II di Svevia che la fece diventare una delle sue tante residenze tuttavia questa fu tra le sue dimore predilette e proprio qui nacque “Constitutiones Augustales” nell’anno 1231. Si trattava del codice legislativo del Regno di Sicilia che in italiano è chiamato Costituzione di Melfi.

Una particolarità quando Federico II di Svevia era a Melfi si divertiva a fare la caccia con il falco.

Ma chi era Federico II di Svevia

Federico II di Svevia fu un personaggio un pò controverso. Fu Imperatore di Germania, Italia, ma anche di Gerusalemme e di Sicilia. Amava molto restare informato ed aveva, quindi, una grande curiosità intellettuale tanto che perciò fu detto “Stupor Mundi“.

Studiò l’astrologia, la filosofia, la matematica e si dice che fosse amico anche del grande matematico Fibonacci, ma si interessò anche di medicina, scienze naturali e conosceva la bellezza di nove lingue.

Presso di lui soggiornarono personalità come Michele Scoto che fu colui il quale tradusse alcune opere di Aristotele, Jacob Anatoli che tradusse opere di Averroe, così come poeti della scuola siciliana.

Potrebbe interessarti https://www.informablog.eu/luoghi-imperdibili-in-campania/

Lascia un commento