Castelluccio Norcia 4 cose da fare e vedere assolutamente

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Castelluccio Norcia è una frazione di Norcia che si trova in provincia di Perugia. 

Il Pian Grande

Questa distesa erbosa con dei lembi di faggeto è, davvero, uno spettacolo mozzafiato  Ti sembrerà di essere entrato direttamente in un quadro impressionista. 

Ma di che cosa si tratta esattamente? Sto parlando del Pian Grande che è un altopiano di circa 15 chilometri quadrati  che con il Pian Perduto e il Pian Piccolo vano a fare la Piana di Castelluccio di Norcia che si trova esatttamente nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. 

Che sicuramente ti richiamerà alla mente la Sibilla (Appennica). La storia inizia da una grotta (la Grotta delle Fata o della Sibilla) a cui si arriva, anche oggi, solo a piedi e bisogna arrivare alla vetta del Monte Sibilla che si trova a 2150 metri e proprio da qui si va dove, si dice, abiti la Sibilla. 

Ma chi era la Sibilla? Era una maga che riusciva ad incantare e che dominava su questo mondo fatato. 

Una volta questa zona era la terra solo dei faggi però ora c’è posto pure per altro come ad esempio per le lenticchie che sono state riconosciute come IGP. 

Ma la cosa indubbiamente più bella, come accennato prima, e che avviene in questo periodo è l’esplosione di colori davvero meravigliosi e di che si tratta? Per lo più di fioriture spontanee come il rosso dei papaveri, il bianco delle margherite oppure il giallo dei ranuncoli.

Ma non dimentichiamo che questo è un paradiso degli amanti della fotografia perché insieme ai fiori si possono ammirare anche grilli,leotteri,api e delle multicolori farfalle.

L’ideale è girare a piedi oppure in mountain bike ma anche  con dei parapendii perché qui ci sono delle meravigliose correnti ascensionali che sono l’ideale per gli amanti di questo sport e perché no pure a cavallo.

Ma come godersi al meglio lo spettacolo? Ma dall’alto!  E per fare ciò l’ideale è andare nella Pineta a forma di Stivale  che è nata nel 1961 con lo scopo di festeggiare il centenario dell’Unità d’Italia, ma io preferisco e ve lo consiglio, andare  sulla Collina di Castelluccio quando il sole non è ancora sorto e la nebbiolina si sta alzando lentamente ed è in questo modo che si può vedere il Monte Vettore, alto quasi 2500 metri, che si staglia all’orizzonte come a voler proteggere questa vallata. E questo monte è interrotto orizzontalemente da una faglia dal nome evocativo ( “Strada delle Fate”).

Segnalo che il periodo migliore per vedere lo spettacolo della fioritura è verso fine giugno seppur si debba tener conto delle variabili metereologiche che potrebbero anticipare o posticipare la data. In ogni modo proprio in questo periodo si tiene la festa della “Fiorita” e per maggiori informazioni consultare il sito internet www.castellucciodinorcia.it.

Fasso dei Mergani

Il Fasso dei Mergani è una dolina ( è una cavità carsica, dovuta all’erosione delle rocce calcaree da parte delle acque meteoriche filtranti attraverso fenditure, o a cedimento che è seguito a dissoluzione di calcari da parte di acque che girano nel sottosuolo) che solca un’area palustre nella parte più a sud del Pian Grande.

Questo porta le acque che provengono dallo scioglimento delle nevi così come dalle piogge in un buco a forma di imbuto a circa 1200 metri  di altezza e vanno a scomparire nel terreno.

Pian Perduto

Sul Pian Perduto che deve il suo nome per essere stato proprio perduto da Norcia contro Visso per chi dovesse avere le terre coltivabili nel 1522 ed è qui che si può vedere lo Stagno Rosso.

Nelle giornate di caldo è di questo colore poi per il resto dell’anno la tinta varia dal grigio al giallo. E’ da cosa è dovuto cambiamento? E’ per via di un’alga che normalmente è verde e che, però, con il cambiare della luce e della temperatura muta anch’essa la tinta e quindi pure quella dell’acqua.

Lago di Pilato

Merita di essere fatta anche la camminata che porta al Lago di Pilato (quasi 2.000 metri)  e che parte dal bosco di San Lorenzo. E’ certamente il percorso migliore, e più panoramico, per arrivare al magnifico laghetto che si trova proprio ai piedi del Monte Vettore.

Questo laghetto è particolare e sai il motivo? Perché in tarda primavera è formato da due bacini comunicanti mentre in piena estate i due bacini si separano e la conca del laghetto è un vero e proprio scrigno botanico perché accoglie la genziana delle nevi, la stella alpina dell’Appennino e le sue acque sono popolate dal “Chirocefalo del Marchesoni” che è un piccolo crostaceo di colore rosso che si può trovare solo ed esclusivamente qui.

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Articolo scritto da:

MONICA PALAZZI