Cibo tra letteratura, musei e modi di dire

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Il cibo sicuramente ha un ruolo importante nella letteratura, nei musei e nei modi di dire. Ma come mai riviste così tante importanza soprattutto da noi in Italia?

Le ragioni sono tante però, probabilmente, il motivo principale potrebbe essere che rappresenta una buona parte del Prodotto Interno Lordo Nazionale. E, infatti, secondo una ricerca che è stata realizzata dall’Istituto GfK Eurisko indicano al primo posto quello di assaporare un cibo delizioso, al secondo posto si piazza contemplare un bel paesaggio e al terzo posto fare (pensate bene!!) l’amore.

Letteratura

Cibo tra letteratura, musei e modi di dire

Come non ricordare il celebre Commissario Maigret nato dalla penna di Simenon che amava andare alla Brasserie per gustarsi un buon piatto di una zuppa di cipolle fumante? Ma anche il tutto d’un pezzo Gabrielle D’Annunzio amava molto il cibo e menziona un’ottima frittata nella sua opera “Libro Segreto”.

E, come non menzionare, Cesare Pavese che ne “La Luna e il Falò” fa affermare alla sua protagonista che per passare il tempo durante le noiose domeniche pomeriggio d’inverno non c’era niente di meglio che qualche castagna arrosto o e un pezzo di torrone alle nocciole.

Certamente come affermava George Bernard Shaw non c’è amore più sincero che quello per il cibo o sbaglio?

Musei Golosi

Orami da qualche tempo si stanno sviluppando i Musei collegati al gusto. Ecco qualche idea.

Il Museo del Prosciutto di Langhirano

Il Museo del Prosciutto di Langhirano si trova indubbiamente ella zona più famosa in assoluto per produzione di questo ottimo affettato che è apprezzato a livello mondiale. Anzi si pensi che menzionò il Prosciutto Crudo anche il celebre musicista Giuseppe Verde quando scrisse una lettera a Teresa Stolz e a Giulio Ricordi.

In queste sue righe descrive davvero alla perfezione la modalità di preparazione e cottura della Spalla di San Secondo.

Per tornare, invece, al Museo del Prosciutto ricordo che al termine della visita c’è una zona apposita con le ghiotte ricette che sono tutte quante, nessuna esclusa, da provare alla faccia (per una volta) del colesterolo!!

Il Museo del Fungo Porcino di Borgotaro

Il Museo del Fungo Porcino di Borgotaro si trova nell’alto Appennino di Parma.

La visita si compone di sette sezioni che parlano, tra le tante cose, del momento della raccolta e della successiva lavorazione dei funghi, del bosco che sono l’ambiente naturale nonchè ideale dove si trovano i funghi, e tante altre curiosità che si potranno scoprire visitando il museo..

Segnalo però un’interessante particolarità ossia che i funghi velenosi erano già molto bene conosciuti anche ai tempi degli antichi romani che li usavano per avvelenare i loro nemici. Un esempio fra tutti fu Agrippina che uccise con dei funghi altamente tossici il marito Claudio Tiberio.

Per maggiori informazioni visitare il seguente sito internet https://www.museidelcibo.it/

I modi di dire

Il Museo del Fungo Porcino di Borgotaro

Ci sono davvero tanti modi di dire collegati al cibo. Sapete perchè si dice non tutte le ciambelle escono il buco? Si usa tale espressione quando il risultato ottenuto non è quello sperato! Essere come il prezzemolo cosa vuol dire?

Vuol dire che quella persona si trova sempre e ovunque! Tutto fa brodo? Significa che tutto quanto può tornare utile! Essere buono come il pane?

Ci si riferisce a una persona di buon carattere che meglio di così non potrebbe essere! Essere come la ciliegina sulla torta cosa vuol dire? Significa che quella cosa o quella persona sono il completamento ideale per la nostra felicità che davvero più di così non si può proprio essere felici! Finire a tarallucci e vino che l’incontro è andato alla grande e che meglio di così sicuramente non sarebbe proprio potuto andare.

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