Tutankhamon, piramidi e maledizioni

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Ecco qualche informazione su Tutankhamon e la Valle dei Re in Egitto

Era il 4 novembre 1922 ossia proprio poco più di cento anni fa quando un ragazzo egiziano che stava lavorando con l’archeologo inglese Howard Carter scoprì un gradino in calcare nella Valle dei Re a Luxor in Egitto. 

Questo ritrovamento permise di scoprire la tomba di un faraone egiziano, Tutankhamon, che fu un monarca bambino in quanto morì in giovane età.

Tutankhamon regnò nel XIV secolo A.C. e spesso si dice che sia stata più eccezionale la sua vita da morto che da vivo e in effetti della sua vita si sa davvero molto poco. 

Sappiamo che nacque intorno al 1341 A.C. e che diventò governatore dell’Egitto verso i 9 anni per poi morire verso i 18 anni. Della sua famiglia conosciamo i suoi membri però poco o niente dei legami che li univa.

Si tratta della meglio conservata tra le tombe egiziane mai trovate in questa zona. L’area tombale era piena di tantissimi manufatti di grande importanza storica incluso il corpo mummificato del faraone e la sua maschera funebre dorata. 

La piramide si sviluppa su una superficie di circa 180 metri quadrati.

Per noi, almeno per alcuni, credo che sia difficile comprendere la concezione di vita degli antichi egizi o meglio di quella che sarebbe stata dopo loro morte e, difatti, la tomba del faraone contiene tanti oggetti che, si dice, sarebbero stati utili dopo la sua morte.

Nonostante l’assenza di testi o di altre informazioni sul faraone però c’erano, come detto, intatti e al fianco del suo sarcofago un gruppo di oggetti che avrebbe poi permesso di fare chiarezza anche su altre tombe che si trovano nei pressi.

E alcuni di questi oggetti erano braccialetti, arredamenti e anche del cibo e del vino.

Certamente la scoperta di questa tomba rese il suo scopritore, Howard Carter, molto famoso a livello mondiale anche perché fino a prima del ritrovamento della tomba nella zona erano stati rinvenuti solo degli oggetti che furono, tuttavia, meticolosamente studiati dagli archeologi.

Segnalo anche che buona parte di questi ed altri ritrovamenti si trovano nel Nuovo Grande Museo Egiziano di Giza (Egitto) e per la cui costruzione c’è voluto 1 miliardo di dollari però ne è valsa la pena perché questo è il più grande museo al mondo. E proprio in questo nuovo Museo si darà molto spazio al corredo funerario di Tutankhamon. Va detto che al Museo del Cairo erano esposti circa 2.000 pezzi e con questo secondo museo saranno grosso modo 5.000.

La piramide di Tutankhamon: la scoperta e che cosa contiene

La scoperta della sua tomba è stato un mix di fortuna e perseveranza dato che la tomba si trova, come detto nella Valle dei Re, e la zona era sovente coperta da detriti, fango a seguito di piene improvvise.

Nel 1922 dopo tante ricerche intensive che avevano portato a poco o niente venne chiamato da quella che oggi è detta Società di Esplorazione Egiziana l’archeologo Howard Carter.

E fu così che, come detto, un ragazzo vale a dire uno di quelli che erano detti “lavoratori dell’acqua” che era alle sue dipendenze trovò per puro caso la tomba e per la cui catalogazione di tutto quanto conteneva occorsero diversi anni.

Quasi tutti gli oggetti che sono contenuti al suo interno sono ricoperti d’oro e richiamano allo stile Post Amarna o Periodo Armeniese che fa riferimento al periodo che corrisponde al Faraone Akhenaton (1353 / 1356 A.C.). 

Questo monarca spostò la capitale ad Akhetaton (in arabo Amarna) città che ordinò di costruire. 

Il suo stile è uno stile naturalista con tante piante, fiori, uccelli e ottime rappresentazioni della famiglia reale. È uno stile molto elegante che non si trova in altri periodi della storia egiziana.

Chi era Tutankhamon ossia il Faraone Bambino? 

Sicuramente oggi Tutankhamon è una celebrità però fino a cento anni fa era un perfetto sconosciuto anche nel mondo degli archeologici essendo il suo regno durato a mala pena dieci anni.

Il suo predecessore era un faraone molto particolare ossia (come detto) Akhenaton che promosse il culto del disco solare ossia il dio Aton ad esclusione di, non tutti, ma tanti altri.

Molto differente fu Tutankhamon che mantenne un profilo molto basso e reintrodusse il politeismo che era la religione tradizionale dell’Antico Egitto. 

È quasi certo che si sposo e la sua compagna si chiamava Ahhenaten e si sa che la donna era figlia di Akhenaton quindi o era la sua sorellastra oppure era sua zia (dipende dalle versioni a cui si vuol dare credito).

Tuttavia Non era poi così strano che fosse diventato faraone così giovane in quanto era un dio essendo il figlio di Ra. 

In vita il faraone rappresentava il dio Horus che si manifestava agli uomini come un falco e alla sua morte diventava il dio Osiride vale a dire un dio che moriva per rinascere nell’aldilà.

Ma esiste la maledizione delle piramidi?

Il fatto che ci sia una maledizione su chi disturba il sonno dei faraoni sembra che abbia un’origine dai giornali inglesi seppur c’è di dice che possa risalire al periodo, addirittura, vittoriano e al tipo di letteratura gotica in stile Edgar Allan Poe o di Arthur Conan Doyle e ai loro scritti.

La morte di alcune persone che sono entrate nelle piramidi sembra essere molto più reale e legata alla presenza di veleni o sostanze radioattive oppure alla presenza di microorganismi patogeni che venivano rilasciati alla riapertura dopo millenni di chiusura delle tombe.

Tanto è vero che Carter morì nel 1939 quindi un bel po’ di tempo dopo la scoperta.

Curiosità e conclusioni

Una curiosità: perché gli egizi dipingevano sempre di lato?

Il viso veniva dipinto di profilo per rappresentare bene la forma di orecchie e naso così come i capelli dato che era impossibile, per l’epoca non si poteva fare diversamente, per renderli bene frontalmente si sarebbe dovuto usare le ombre o i chiaro / scuri che allora non erano ancora conosciuti e lo sarebbero stati solo secoli dopo.

Alcune informazioni utili su quando andare in Egitto

Il periodo migliore per andare in Egitto se non si soffre troppo il caldo dato che la temperatura raggiunge facilmente i 40 gradi (anche all’ombra) è da giugno e settembre. Se non si ama il caldo un viaggio lì è sinceramente sconsigliato.

Il costo per visitare la Valle dei Re (visita guidata) è di 40 euro circa a persona e il biglietto si può acquistare all’ingresso presso il centro dei visitatori. 

Mentre quello per accedere al museo di Giza dovrebbe essere sui 5 euro.

Altresì per accedere alle Piramidi non bisogna soffrire di claustrofobia perché ci sono anche dei corridoi molto stretti e così per rendere l’idea come nelle catacombe.

Il documento che serve per l’ingresso in Egitto, per scopi turistici, è la carta d’identità cartaceo o elettronica (non serve il passaporto grazie a un accordo tra i due paesi) valida per l’espatrio con validità residua di oltre sei mesi. 

Servono anche due fotografie in formato fototessera per il visto che si richiede alle autorità di frontiera una volta arrivati in aeroporto.

Al momento non c’è obbligo di quarantena (o di sottoporsi al test per il Covid 19) all’arrivo in Egitto e non è necessario registrare il viaggio in anticipo sul portale della Farnesina.

Non ci sono altre vaccinazioni obbligatorie però è consigliata quella antitetanica tuttavia è meglio fare riferimento ai siti del Ministero degli Esteri e a quello della Salute per eventuali modifiche.

Ecco dove “assaggiare” un po’ d’Egitto anche in Italia

Per chi volesse conoscere qualcosa in più su Tutankhamon però non avesse modo o tempo di andare in Egitto può iniziare visitando la mostra “Tutankhamon: cento anni di misteri” che si tiene a Palazzo Zaguri a Venezia e per la quale non è ancora stata fissata una data di chiusura (per lo meno al momento in cui scrivo non si conosce).

Per avere maggiori informazioni a riguardo consiglio di visitare il sito internet https://italmostre.it/tutankhamon

Articolo scritto da:

MONICA PALAZZI