Flying Scotsman: la storia della ferrovia

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Dici locomotiva a vapore e a che cosa pensi? Al Regno Unito! Da sempre queste due cose sono indissolubilmente legate e un valido esempio è il Flying Scotsman.

Nel secolo scorso un’emblematica locomotiva a vapore collegava Londra con Edimburgo a una velocità che per i tempi davvero ragguardevole e non era altri che il Flying Scotsman.

Proprio quest’anno il museo nazionale ferroviario organizza un’esposizione per i 100 anni di questa meraviglia di locomotiva.

Flying Scotsman: la sua storia e i suoi numeri

Cento anni fa, esattamente il 24 febbraio 2023, fu presentata, come detto, un’innovativa locomotiva a vapore che cambiò la storia della ferrovia inglese e si trattava del “Flying Scotsman” che venne così chiamata dopo il giornaliero Londra / Edimburgo che partiva alle ore delle dieci di mattina da Londra mentre da Edimburgo la partenza era alle ore 13.

Questo servizio giornaliero iniziò nel 1862 e il “Flying Scotsman” fu progettato dall’ingegnere Sir Nigel Gresley e venne costruita a Doncaster nel Yorkshire.

Dal 1928 il trenò iniziò a viaggiare “no stop” completando 1.534 chilometri di strada in solo otto ore.

L’anno seguente, poi, nel cinema inglese venne fatto il primo film sonoro ed ebbe come soggetto una storia d’amore nel quale un pompiere salvava il treno da un grave tentativo di distruzione.

Nel 1934 il “Flying Scotsman” diventò la prima locomotiva del Regno Unito a raggiungere i 100 mph ossia i 160.93 kmph.

Durante gli anni che precedettero la Grande Guerra la locomotiva abbina alla perfezione la velocità allo stile con delle innovazioni come la creazione della locomotiva del cinema, la sala cocktail e anche il salone per la parrucchiera.

Durante la Prima Guerra Mondiale fu dipinto di nero come tutto il resto del materiale ferroviario in modo da dare meno nell’occhio.

Venne ridipinto nel suo caratteristico colore verde scuro subito dopo la fine del conflitto.

Nel 1963 l’era del vapore giunse al termine e il “Flying Scotsman” fu ritirato dal servizio attivo.

Nel 1969 risulta essere abbandonato negli Stati Uniti d’America.

Il suo nuovo proprietario l’inglese Alan Pegler avrebbe voluto portarlo in tournee, ma restò senza soldi quindi l’impresa naufragò velocemente.

Per fortuna, nel 1973, un altro uomo d’affari ossia William Alpine se ne prese cura e riuscì a restaurarlo.

Fu così che la locomotiva diventerà la prima locomotiva a girare per il mondo e lo farà per la bellezza di 23 anni.

Ecco com’è diventato un tesoro nazionale inglese

Nel mentre il “Flying Scotsman” cambia ancora proprietario viene fatta una colletta da parte del Museo Nazionale Ferroviario per salvare il treno e così facendo viene accumulato un sostanzioso finanziamento pubblico.

Inoltre vengono donati 365,00 sterline anche dall’imprenditore Richard Branson e così l’amata locomotiva fu restaurata per un costo totale di 4,2 milioni di sterline.

Ma ora arriviamo, facendo un piccolo salto di qualche decennio, ai giorni nostri.

La presentazione del “nuovo” Flying Scotsman venne fatta con enorme entusiasmo nel 2016 e venne dotato con una nuova vastissima gamma di nuove parti e svariati componenti per far si che potesse operare ancora e in maniera ottimale anche nel 21° secolo.

Attualmente trascorre la maggior parte dell’anno nel Museo Nazionale Ferroviario di York ed è ancora ben funzionante e, difatti, il resto del tempo “lavora” come locomotiva tra le più antiche su una delle linee principali inglesi.

Qualche parola la merita, indubbiamente, anche il Museo Nazionale Ferroviario di York che è davvero un riferimento per tutti gli appassionati di treni dato che è il più grande di questo genere al mondo dato che “viaggia” in unione con quello di Shildon. 

In un anno complessivamente sono visitati da un milione di persone. Come mai? Semplice questi due musei nell’insieme raccolgono la bellezza di oltre tre secoli di storia ferroviaria inglese.

Nella fattispecie quello di York mette in mostra delle macchine che furono utilizzate nel XIX secolo in poi che erano davvero all’avanguardia per il tempo, e ancora è possibile vedere cartoline o biglietti o anche giochi tutti sul tema ferrovia.  

Questa collezione è partita quasi un secolo orsono, ossia 80 anni fa, e può vantare all’ circa 100 locomotive ma anche dell’ altro materiale rotabile.

Questo museo è anche l’ideale per le famiglie dato che vengono organizzate diverse iniziative che sono l’ideale anche per i più piccini come, ad esempio, il teatro dei burattini o spettacoli dedicati alla scienza. E’ un modo interessante per avvicinare i bambini a questo mondo, provare per credere! 

Alcune informazioni utili

Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18 ed è chiuso solo il 24,25 e 26 dicembre. L’ingresso dovrebbe essere gratuito però per maggiori informazioni è possibile visitare il sito internet https://www.railwaymuseum.org.uk/flying-scotsman oppure https://flyingscotsman.com/

Shildon e York sono facilmente raggiungibili anche in treno dato che ve ne è uno che in meno di un’ora porta da un posto all’ altro e viceversa.

Flying Scotsman

Dici locomotiva a vapore e a che cosa pensi? Al Regno Unito! Da sempre queste due cose sono indissolubilmente legate e un valido esempio è il Flying Scotsman.

Nel secolo scorso un’emblematica locomotiva a vapore collegava Londra con Edimburgo a una velocità che per i tempi davvero ragguardevole e non era altri che il Flying Scotsman.

Proprio quest’anno il museo nazionale ferroviario organizza un’esposizione per i 100 anni di questa meraviglia di locomotiva.

Flying Scotsman: la sua storia e i suoi numeri

Cento anni fa, esattamente il 24 febbraio 2023, fu presentata, come detto, un’innovativa locomotiva a vapore che cambiò la storia della ferrovia inglese e si trattava del “Flying Scotsman” che venne così chiamata dopo il giornaliero Londra / Edimburgo che partiva alle ore delle dieci di mattina da Londra mentre da Edimburgo la partenza era alle ore 13.

Questo servizio giornaliero iniziò nel 1862 e il “Flying Scotsman” fu progettato dall’ingegnere Sir Nigel Gresley e venne costruita a Doncaster nel Yorkshire.

Dal 1928 il trenò iniziò a viaggiare “no stop” completando 1.534 chilometri di strada in solo otto ore.

L’anno seguente, poi, nel cinema inglese venne fatto il primo film sonoro ed ebbe come soggetto una storia d’amore nel quale un pompiere salvava il treno da un grave tentativo di distruzione.

Nel 1934 il “Flying Scotsman” diventò la prima locomotiva del Regno Unito a raggiungere i 100 mph ossia i 160.93 kmph.

Durante gli anni che precedettero la Grande Guerra la locomotiva abbina alla perfezione la velocità allo stile con delle innovazioni come la creazione della locomotiva del cinema, la sala cocktail e anche il salone per la parrucchiera.

Durante la Prima Guerra Mondiale fu dipinto di nero come tutto il resto del materiale ferroviario in modo da dare meno nell’occhio.

Venne ridipinto nel suo caratteristico colore verde scuro subito dopo la fine del conflitto.

Nel 1963 l’era del vapore giunse al termine e il “Flying Scotsman” fu ritirato dal servizio attivo.

Nel 1969 risulta essere abbandonato negli Stati Uniti d’America.

Il suo nuovo proprietario l’inglese Alan Pegler avrebbe voluto portarlo in tournee, ma restò senza soldi quindi l’impresa naufragò velocemente.

Per fortuna, nel 1973, un altro uomo d’affari ossia William Alpine se ne prese cura e riuscì a restaurarlo.

Fu così che la locomotiva diventerà la prima locomotiva a girare per il mondo e lo farà per la bellezza di 23 anni.

Ecco com’è diventato un tesoro nazionale inglese

Nel mentre il “Flying Scotsman” cambia ancora proprietario viene fatta una colletta da parte del Museo Nazionale Ferroviario per salvare il treno e così facendo viene accumulato un sostanzioso finanziamento pubblico.

Inoltre vengono donati 365,00 sterline anche dall’imprenditore Richard Branson e così l’amata locomotiva fu restaurata per un costo totale di 4,2 milioni di sterline.

Ma ora arriviamo, facendo un piccolo salto di qualche decennio, ai giorni nostri.

La presentazione del “nuovo” Flying Scotsman venne fatta con enorme entusiasmo nel 2016 e venne dotato con una nuova vastissima gamma di nuove parti e svariati componenti per far si che potesse operare ancora e in maniera ottimale anche nel 21° secolo.

Attualmente trascorre la maggior parte dell’anno nel Museo Nazionale Ferroviario di York ed è ancora ben funzionante e, difatti, il resto del tempo “lavora” come locomotiva tra le più antiche su una delle linee principali inglesi.

Qualche parola la merita, indubbiamente, anche il Museo Nazionale Ferroviario di York che è davvero un riferimento per tutti gli appassionati di treni dato che è il più grande di questo genere al mondo dato che “viaggia” in unione con quello di Shildon. 

In un anno complessivamente sono visitati da un milione di persone. Come mai? Semplice questi due musei nell’insieme raccolgono la bellezza di oltre tre secoli di storia ferroviaria inglese.

Nella fattispecie quello di York mette in mostra delle macchine che furono utilizzate nel XIX secolo in poi che erano davvero all’avanguardia per il tempo, e ancora è possibile vedere cartoline o biglietti o anche giochi tutti sul tema ferrovia.  

Questa collezione è partita quasi un secolo orsono, ossia 80 anni fa, e può vantare all’ circa 100 locomotive ma anche dell’ altro materiale rotabile.

Questo museo è anche l’ideale per le famiglie dato che vengono organizzate diverse iniziative che sono l’ideale anche per i più piccini come, ad esempio, il teatro dei burattini o spettacoli dedicati alla scienza. E’ un modo interessante per avvicinare i bambini a questo mondo, provare per credere! 

Alcune informazioni utili

Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18 ed è chiuso solo il 24,25 e 26 dicembre. L’ingresso dovrebbe essere gratuito però per maggiori informazioni è possibile visitare il sito internet https://www.railwaymuseum.org.uk/flying-scotsman oppure https://flyingscotsman.com/

Shildon e York sono facilmente raggiungibili anche in treno dato che ve ne è uno che in meno di un’ora porta da un posto all’ altro e viceversa.