Oro se lo vendi 5 cose da sapere la guida pratica

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Oro se lo vendi 5 cose da sapere perchè i momenti difficili possono capitare a tutti quanti prima o poi e in quel caso un opzione potrebbe essere vendere quel vecchio paio di orecchini della nonna che non hai nemmeno mai indossato oppure quella collana che ti hanno regalato per i tuoi diciotto anni e che se hai indossato due volte è tanto.

Eh quelle cose possono valere davvero oro però devono essere almeno 18 carati e devi rivolgerti alle persone giuste ossia i compro oro oppure le gioiellerie.

Ecco tutto quello che devi sapere prima di vendere un gioiello così da non privarsi di un oggetto caro senza aver avuto, in cambio, una cifra troppo bassa e, praticamente, irrisoria.

Oro se lo vendi 5 cose da sapere la guida pratica

Quanto vale?

Oro se lo vendi 5 cose da sapere la guida pratica

Quanto vale? Dipende! Il valore dell’oro “usato” è mutevole e cambia di giorno in giorno (ci sono valutazioni per quello nuovo che sono diverse da quello usato).

Per sapere la quotazione bisogna considerare sia il mercato sia quanto oro puro contiene effettivamente vale a dire i carati.

Tuttavia il prezzo di quello usato si aggira, di solito, intorno ai 40/50 euro al grammo.

Cosa sono i carati?

Quando si parla di oro non si può non parlare di carati, ma che cosa sono? Con questo termine si vuole indicare la purezza di tale metallo in una lega.

Si misura come una frazione su 24 parti.

Faccio qualche esempio per meglio rendere il concetto, ok?

Se ti dico che è a 18 carati vuol dire che quell’oggetto si compone per il 75% di oro puro e per il rimanente 25% di altri metalli. L’oro 18 carati è anche detto 75/1.000.

Se ti dico, invece, che quell’oggetto è a 24 carati vuol dire che è composto interamente di oro puro al 100%.

Come avrai capito maggiori sono i carati e maggiore sarà la percentuale di oro puro che si trova nella lega esaminata.

Tuttavia c’è pure l’oro a 22 carati che è puro al 92% poi quello a 14 carati puro al 58,5% e quello a 9 carati che viene chiamato oro 375/1.000.

Naturalmente man mano che il numero di carati diminuisce vuol dire che stiamo parlando di gioielli sempre più “poveri”.

Marchio

Di solito gli oggetti in oro hanno un timbro o una scritta che indica la loro purezza e quanti carati sono!

Non trovi questo marchio?

Nessun problema prova con un semplice quanto banale test casalingo, ok?

E’ magnetico e, quindi, la calamita con cui cerchi di attrarlo riesce a portarlo a sè? Allora, mi dispiace, però stiamo parlando di una lega!

Come scegliere il negozio giusto?

Fondamentale scegliere il negozio giusto, ma come fare? Potresti provare a chiedere un consiglio ad amici o parenti oppure cerca in internet e leggi con attenzione le recensione degli utenti.

Tuttavia prima di entrare è importante controllare l’iscrizione al Registro Organismo Agenti e Mediatori (Oam) della Banca d’Italia.

Non fermarti mai solo al primo …. prova a sentirne qualcuno e opta, manco a dirlo, per quello che ti fa la valutazione più vantaggiosa!

Oro se lo vendi 5 cose da sapere la guida pratica

Peso

Per sapere il valore del tuo gioiello devi sapere quanto pesa!

Come fare?

Se hai una bilancia digitale (quella in cucina va benissimo) puoi iniziare a pesarlo lì così da farti un’idea di massima in quanto non sarà “precisa al millesimo” però non si discosterà molto dalla realtà.

Dopo di che, quando andrai dai vari compra oro, vedi quanto pesa esattamente dal negoziante che è certamente molto più precisa ed esatta della tua.

Il secondo passaggio è quello di sapere quanto viene valutato l’oro al gramma da chi compra in questo modo saprai se l’offerta è in linea con le quotazioni o meno.

Bisogna valutare anche se il gioiello ha degli zirconi, perle o coralli in quanto questi non valgono nulla nel mondo dell’usato. Chi pesa e valuta non li conteggia.

Tasse

I gioielli di famiglia è detto anche industriale e non è gravato da obblighi di sorta.

Ne consegue che non bisogna dichiarare né la vendita né pagare delle tasse sul ricavato.

Un discorso a parte va fatto per quello da investimento vale a dire alcune monete oppure i lingotti da 24 carati.

In questi casi è consigliato avere tutta quanta la documentazione che ne dimostra l’acquisto così si potrà calcolare senza ombra di dubbio l’imposta (al 20%) sulla plusvalenza.

Cosa è l’imposta sulla plusvalenza?

L’imposta sulla plusvalenza è la differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita.

Se non ci sono ricevute o scontrini fiscali cosa fare?

Se non ci sono ricevute o scontrini fiscali allora la tassa sarà più alta in quanto la tassa sarà calcolata dopo aver stabilito il corrispettivo della cessione su di una prima base imponibile a cui si mette l’imposta.

Pagamento

Cosa dice la legge sul pagamento?

La legge è chiara vale a dire che fino a 499 euro si può fare tranquillamente in contanti però da 500 euro in poi si devono usare dei modi tracciabili come carta di credito oppure bonifico, ma va bene anche l’assegno.

Per maggiori informazioni clicca qui https://www.ansa.it/pressrelease/economia/2021/10/07/come-vendere-loro-in-totale-sicurezza_4de0b841-bea9-43e1-a045-a240aedf0609.html

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